domenica 16 ottobre 2016

Perché il vetro delle bottiglie è verde?

colori delle bottiglie di vino sono svariati, ma il più comune è il verde.
Bordeaux rossi vengono generalmente imbottigliati in bottiglie verde scuro, mentre i Bordeaux bianchi secchi vengono conservati in bottiglie dal colore verde, ma più chiaro.

Uno dei fattori che stanno alla base di una buona conservazione del vino è la protezione dalla luce, quindi il colore della bottiglia diventa estremamente importante al momento di prolungarne la vita ed evitare l’ossidazione.
Una quantità ridotta di ossigeno è positiva per il vino in quanto permette al profumo del vino di “aprirsi”, ma se la quantità di ossigeno è esagerata porta solo al peggioramento della qualità del prodotto.
Alcuni ritengono che il colore delle bottiglie sia una conseguenza dei processi di lavorazione del passato, quando per la produzione del vetro si usavano componenti non perfettamente puri che davano colori tendenti al verde e talvolta al marrone.





Uno degli acerrimi nemici della birra è la luce, perché essa fa da catalizzatore dei metaboliti con le sostanze amare del lievito. Infatti se le bottiglie vengono esposte a una luce violenta e al calore acquistano un cattivo odore e perdono consistenza. 
Dal 1930 si cominciarono ad utilizzare bottiglie scure per la birra, in quanto si era scoperto che riuscivano a proteggerla dalla luce, evitando che i raggi Uv danneggiassero gli isomuloni, le molecole del luppolo che conferiscono alla bevanda il caratteristico sapore amaro.

Il primo motivo per cui le bottiglie sono verdi o trasparenti è di natura commerciale, infatti le più note multinazionali usano queste bottiglie perché ritenute più accattivanti dal grande pubblico. Il problema è queste bottiglie non riescono a filtrare correttamente la luce e per ovviare a questo problema tutti i più grandi produttori di birra non usano vero luppolo ma estratto di luppolo pre isomerizzato, che quindi non risente del problema luce. Il motivo del successo delle bottiglie verdi è dato dal fatto che dopo la seconda guerra mondiale c’era carenza di bottiglie scure, ecco perché i birrai europei cominciarono imbottigliare la birra in quelle verdi. Siccome la maggior parte di queste birre all’epoca erano o di grande qualità o comunque molto economiche, la bottiglia verde divenne sinonimo di una grande birra.
Per sapere come viene prodotta la birra vedere il link





... E I SASSOLINI VERDI NELLE SPIAGGE?
Tra le tante attività che si possono svolgere al mare, un passatempo molto amato dai bambini (e non solo) è quello di raccogliere le conchiglie e i sassolini dalle forme o colori più particolari.
Quando ero piccola mi divertivo a cercare quelle curiose pietrine di colore verde che luccicano con l'acqua del mare e alla luce del sole. Con il tempo ho poi capito l'origine di quei sassolini ma, nonostante siano dovuti alla degradazione di bottiglie e oggetti di vetro, il loro fascino su di me rimane immutato e conservo ancora delle collanine realizzate con questi vetri erosi e levigati dal mare.
Se vuoi conoscere come usare i sassolini di vetro in maniera artistica, visita il link



Curiosando su internet ho scoperto l'esistenza di una vera e propria spiaggia di vetro, nota appunto come Glass beach (ci devo andare!).

Situata a Fort Bragg, nel nord della California, è davvero formata da un’immensa distesa di piccoli sassolini di vetro. Tale paesaggio, alla vista estremamente bizzarro, ha le sue radici all’inizio del secolo scorso, quando l’intera zona era maltrattata dalla popolazione locale. Allora la spiaggia era infatti una vera e propria discarica per gli abitanti della zona, al punto che alla fine degli anni 60 le autorità decisero di chiudere questo luogo ormai degradato e di ripulirlo. Nel frattempo, i vetri che non erano stati rimossi, levigati dall’azione dell’acqua del mare, hanno dato origine ad un paesaggio sensazionale. I colori brillanti dei frammenti di vetro scintillano sotto i raggi del sole, in uno spettacolo incredibile, segno di come la natura sia riuscita a rimediare nel migliore dei modi agli errori dell’uomo.

A tal proposito trovo interessante riflettere sui tempi di degradazione di alcuni oggetti comuni, vedi link




Nessun commento:

Posta un commento